La rosa canina, dall’aspetto umile e selvatico, è una pianta officinale antichissima colma di proprietà utili per la propria salute racchiuse nelle sue bacche rosse ed oblunghe.
Ricca di vitamina C, viene definita un alleata nell’affrontare il periodo invernale in quanto fa da scudo all’organismo e rinforza le difese immunitarie, contrastando l’influenza, il raffreddore e le bronchiti.
Il suo nome botanico, rosa canina, viene attribuito da Linneo sulla base di un aneddoto di Plinio il Vecchio (23 d.C – 79 d.C.), il quale raccontò di come un soldato romano è guarito dalla rabbia, trasmessa dal morso di un cane, preparando un decotto a base di radici.
Nel Medioevo era usata come rimedio naturale per i problemi respiratori ed urinari grazie ai suoi frutti e, durante la Seconda Guerra Mondiale, venne somministrata ai bambini in mancanza degli agrumi.
Appartenente alla famiglia delle Rosaceae, è diffusa nelle zone temperate in tutto il mondo. Cresce sia in campagna che in collina fino a 1500 mt di altezza, adattandosi a qualsiasi terreno purché sia azotato e ben soleggiato.
Questa pianta, dall’arbusto spinoso, contiene:
• vitamina A
• acido malico e citrico
• tannini
• flavonoidi
• pectine
• clorofilla
• antociani
• carotenoidi
La composizione di principi attivi fa in modo che questa pianta abbia proprietà vitaminizzanti, astringenti, depurative che la rende un ottimo rimedio nei confronti dei disturbi da raffreddamento e i virus tipici del periodo invernale.
Ha un’azione antiossidante, antidiarroica, un potente vasoprotettore ed è un antinfiammatorio importante per il suo impiego terapeutico nella flogosi acuta, ossia un’alterazione delle mucose nasali, degli occhi e delle vie aeree.
Rimedio eccellente
Le sue proprietà immunostimolanti rendono questa pianta officinale un rimedio d’eccellenza per trattare i sintomi della stagione invernale, grazie al suo gemmoderivato che stimola l’organismo nel proteggersi per quanto riguarda il suo sistema di difesa nei confronti degli agenti esterni. Per quanto riguarda l’azione vitaminizzante è legata a quella ossidante dei bioflavonoidi, detti anche fitoestrogeni, contenuti nella polpa e nella buccia ottimizzando la circolazione sanguigna favorendo l’assorbimento del calcio e del ferro nell’intestino, equilibrando il colesterolo e contribuendo alla produzione dell’emoglobina.
Possiamo trovare la rosa canina in erboristeria in:
• tintura madre
• decotto
• infuso o tisana
• gemmoderivato
• gelatina
• idrolato ed acqua distillata
• estratto secco
In caso di sovradosaggio, a causa del suo elevato contenuto in vitamina C, la rosa canina può determinare vari sintomi a carico dell’apparato gastrointestinale come nausea e vomito, spasmi e diarrea.
La rosa canina in difesa del tuo organismo
Ringraziamo Alessia De Santis, operatrice olistica e autrice dell’articolo: potete contattarla per approfondimenti ai seguenti contatti:
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