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Cene sensoriali al buio – Oltre l’apparenza

     

    Cene sensoriali al buio - Oltre le apparenze

    Cene sensoriali al buio: vedere oltre le apparenze con l’ascolto interiore

    Un viaggio non solo gastronomico dove la rinuncia alla vista diventa una potente pratica di consapevolezza.

    Nella frenesia della vita quotidiana, siamo bombardati da stimoli visivi, spesso eccessivi, che ci portano a giudicare anzitempo e a ignorare i messaggi fondamentali degli altri sensi. Quante volte consumiamo i pasti in fretta, distratti, dimenticando persino cosa abbiamo mangiato?

    Gli eventi che proponiamo non sono delle semplici cene, ma vere e proprie sfide alla percezione e opportunità di rinuncia consapevole del senso più dominante: la vista.

    Oscurare la vista per far rivivere i sensi

    L’idea, resa famosa da esperti come Chandler Burr, è semplice ma rivoluzionaria: escludere la vista per risvegliare l’enorme valore della multisensorialità. Senza la vista a condizionare il nostro giudizio estetico, siamo costretti a mappare l’ambiente circostante con il tatto (riscoprendo l’importanza di toccare il cibo, spesso inibita fin dall’infanzia), ad orientarci con l’udito (concentrandoci sul tintinnio dei bicchieri e sul rumore del cibo) e, soprattutto, a degustare le pietanze affidandoci interamente a olfatto e gusto.

    Proprio l’olfatto, potente veicolo della memoria, può riportare alla mente profumi e ricordi del passato, come il profumo del caffè mattutino o il pranzo dalla nonna, creando un’atmosfera quasi magica e profondamente emotiva.

    Un viaggio guidato verso la consapevolezza

    La nostra Cena Sensoriale al Buio va oltre l’aspetto gastronomico; è un percorso di consapevolezza in linea con la filosofia di Italia Olistica.

    • L’Ambiente: Sebbene immersi nel buio totale, l’ambiente è pensato per essere caldo e accogliente. Attraverso un ingresso assistito, gli ospiti vengono accompagnati al tavolo, sedendosi accanto a persone sconosciute. Questo azzeramento dei riferimenti visivi ci porta a perdere il controllo e ad attivare subito il tatto e l’ascolto.
    • Il Ruolo dell’Olistico: La serata è facilitata da Monica (Operatrice Olistica). Il suo compito è trasformare l’esperienza in un momento di crescita personale. Dopo una breve meditazione guidata per l’ancoraggio sensoriale, Monica facilita la condivisione finale. Qui si lascia spazio alle emozioni, esplorando liberamente le sensazioni e i ricordi che l’esperienza ha risvegliato.
    • L’Uscita: Mantenere il Mistero: A differenza delle serate tradizionali al buio, dove spesso si svelano i volti alla fine, il nostro evento mira a preservare il “muro del pregiudizio”. L’uscita sarà individuale e assistita per mantenere l’anonimato dei compagni di tavolo, permettendo all’esperienza sensoriale di rimanere l’unico protagonista.

    Informazioni pratiche per il salto nel buio

    Partecipare richiede una dose di coraggio, ma l’esperienza offre in cambio un profondo senso di relax e convivialità, capace di stimolare il nostro inconscio spesso soffocato dalla vita quotidiana.

    Per garantire la massima sicurezza e qualità, i posti sono limitati svolgendosi in ambienti appositamente pensati per trarre il massimo beneficio dall’esperienza.

    Se vuoi concederti il lusso di “vedere” con il cuore, lasciando cadere il muro del pregiudizio, non perdere questa occasione.

    Per informazioni, contatta:

    Honi Monica: 331 401 8095